lunedì 26 maggio 2008

Megara Hyblaea sempre più degradata.

Finalmente arriva la denuncia dello stato di degrado dell'importante sito archeologico di Megara Hyblaea, da parte dell'associazione culturale finalizzata alla tutela del patrimonio culturale augustanese 'MARILIGHEA (www.marilighea.org/megara_hyblaea_dachiudere/megara_dachiudere.htm).
La colonia nasce nell' VIII secolo a.C. e diventa un punto fondamentale della Sicilia orientale. Dai parecchi scavi importanti reperti sono stati rinvenuti e adesso ben conservati al Museo Paolo Orsi di Siracusa, tra i quali di maggiore interesse è la statua della Dea Curotrofa, distrutta in 936 frammenti dai martelli pneumatici impiegati nella costruzione delle industrie, ma ricostruita dagli esperti del museo.
Era comunque già noto che il sito non era di facile fruibilità sia per la mancanza di segnaletica sia per le prossime industrie che fanno da sfondo. Ma ciò che denuncia 'Màrilighèa è sconcertante. Non solo i piccoli problemi, che poi piccoli non sono, come la mancanza di personale e indicazioni nel sito, ma anche il fatto che l'erba, incontrastata nella sua crescita, avvolge gli scavi non permettendo di osservare gli scavi, ma anche fovorendo lo stanziarsi di zecche e altri insetti. Lo hanno testato i ragazzi di alcune classi del Liceo che con 'Màrilighèa hanno visitato il sito, stando più attenti a dove mettere i piedi e non ai reperti.
Il tutto diventa assurdo se si pensa che per visitare Megara bisogna pagare un biglietto di 4,00 €.


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